L'anti europeismo, almeno a parole, di Lega e Fratelli d'Italia rappresenta il maggiore ostacolo all'ipotesi di un governissimo di unità nazionale senza il Movimento Cinque Stelle ,così come la scorsa estate è stata il maggior ostacolo alla soluzione delle urne anticipate chieste a gran voce da Matteo Salvini, almeno finché il leader della Lega e la sua principale alleata continueranno a soffiare sul fuoco dell’antieuropeismo e del sovranismo. Nei giorni scorsi nei Palazzi romani è risuonato spesso il nome di Mario Draghi, e l’intervista al Financial times dell’ex governatore della Bce in cui si invitava l’Europa a mettere in campo risposte comuni senza badare al debito è sembrata per alcuni avvalorare l’ipotesi di una sua imminente scesa in campo a capo di un governo di unità nazionale, ma è chiaro che un eventuale governo Draghi, sempre che l’ex governatore della Bce sia disponibile, non sarebbe mai un governo contro l’Europa come ci racconta la collega Emilia Patta dalle colonne virtuali de Il Sole 24 ore, il principale quotidiano economico italiano in un interessante articolo che potete leggere interamente cliccando qui
giovedì 2 aprile 2020
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L'antieuropeismo di Lega e Fratelli d'Italia allontana l'ipotesi del governissimo con Draghi premier
L'antieuropeismo di Lega e Fratelli d'Italia allontana l'ipotesi del governissimo con Draghi premier
L'anti europeismo, almeno a parole, di Lega e Fratelli d'Italia rappresenta il maggiore ostacolo all'ipotesi di un governissimo di unità nazionale senza il Movimento Cinque Stelle ,così come la scorsa estate è stata il maggior ostacolo alla soluzione delle urne anticipate chieste a gran voce da Matteo Salvini, almeno finché il leader della Lega e la sua principale alleata continueranno a soffiare sul fuoco dell’antieuropeismo e del sovranismo. Nei giorni scorsi nei Palazzi romani è risuonato spesso il nome di Mario Draghi, e l’intervista al Financial times dell’ex governatore della Bce in cui si invitava l’Europa a mettere in campo risposte comuni senza badare al debito è sembrata per alcuni avvalorare l’ipotesi di una sua imminente scesa in campo a capo di un governo di unità nazionale, ma è chiaro che un eventuale governo Draghi, sempre che l’ex governatore della Bce sia disponibile, non sarebbe mai un governo contro l’Europa come ci racconta la collega Emilia Patta dalle colonne virtuali de Il Sole 24 ore, il principale quotidiano economico italiano in un interessante articolo che potete leggere interamente cliccando qui
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di Giuseppe Parente
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