"Siamo tutti incazzati, dobbiamo render conto ai nostri dipendenti, quasi 450 solo al Papeete - sottolinea - ma fino a ieri nessuno parlava della sorte degli stabilimenti balneari. Se governo non ci dice 'piano A' o 'piano B', facciamo in un modo o in un altro, noi non ci possiamo organizzare. Siamo in attesa".
L'industria del divertimento romagnolo, tanto caro allo stesso Salvini, tanto è vero che ha passato l'ultima vacanza estiva, entrata nella storia politica per la crisi di governo tra un mojito ed la musica disco doveva aprire per Pasqua: invece siamo fermi, precisa Casanova.
Noi programmiamo un anno per l'altro, Il Papeete ha una sua programmazione, con musica, concerti, ospiti, ma non ci stanno dando possibilità di organizzare nulla, siamo allibiti, è un governo di incapaci.
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