L'appello di Mercogliano agli emigrati: se avete a cuore le vostre famiglie non rientrate al sud - Il Sovranista.com

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domenica 8 marzo 2020

L'appello di Mercogliano agli emigrati: se avete a cuore le vostre famiglie non rientrate al sud


 "Se avete a cuore le vostre famiglie, i vostri affetti, i vostri cari, non tornare a casa da loro al Sud, rispettate le disposizioni restrittive emanate dal Governo e dalle Autorità e limitate ogni contatto allo stretto necessario e indispensabile". È questo il senso di una nota diffusa in mattinata dal Popolo della Famiglia di Napoli e dal Coordinamento regionale campano dell'associazione Noi per la Famiglia, firmata rispettivamente da Massimiliano Esposito e Luigi Mercogliano in rappresentanza delle due realtà del mondo pro life e family. "Dopo la diffusione delle notizie di assalti a treni e autostrade nella notte e nelle prime ore di oggi per rientrare al Sud in preda al panico per effetto delle disposizioni normative del Dpcm emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha deciso unitamente al Governo, sentito il parere dei Presidenti delle Regioni, di chiudere la Lombardia, riteniamo necessario rivolgere un appello ai nostri concittadini conterranei meridionali che vivono e lavorano a Milano e in Lombardia e nel resto delle province d'Italia interessate dal provvedimento restrittivo che vieta di lasciare le zone rosse del Paese - scrivono gli esponenti pro family - affinché comprendano fino in fondo il significato di questa misura, che serve a contenere la diffusione del contagio e a scongiurare l'allargamento dell'emergenza sanitaria a tutto il resto del Paese. Lasciarsi prendere dal panico - si legge ancora nella nota - non fa altro che alimentare una confusione ed un disagio sociale diffuso, ampliato anche dalle notizie incontrollate e incontrollabili che si susseguono ripetutamente e costantemente, ma soprattutto vanifica, con la scelta di trovare l'escamotage per aggirare le restrizioni e riuscire a rientrare al Sud, tutto quanto il senso del dispositivo stesso che, in ultima analisi, vuole tentare di evitare che il contagio arrivi in misura esponenziale al Sud e che questa situazione già tragica diventi ormai irrecuperabile. Se avete a cuore i vostri cari, se tenete alla loro salute ed alla loro incolumità fisica e volete bene al Sud, vostra Terra di origine, restate in Lombardia e rispettate le disposizioni imposte col Decreto del Governo. La Famiglia - concludono gli esponenti pro family - è forte quando è unita, questo lo sappiamo bene. Ma a volte per tutelarla e difenderla fino in fondo occorrono scelte dure e sofferte. Questo è uno di quei momenti nei quali un padre o una madre di famiglia, con coraggio e sofferenza, devono prendere decisioni drastiche e decidere di non rientrare a casa per il bene dei propri figli, oppure di invitare i propri figli a restare lontani da casa per il bene della restante parte della famiglia e della propria comunità. Non lo diciamo noi che è necessario rispettare il decreto, lo dicono i medici e gli scienziati. È una situazione orrenda dalla quale vorremmo tutti venire fuori al più presto. Invitiamo pertanto il Governo e le Autorità locali delle zone rosse a dare il massimo supporto logistico economico sanitario e psicologico ai nostri concittadini meridionali costretti a restare al Nord per l'emergenza #Coronavirus. E rivolgiamo un appello a tutto il Popolo italiano affinché assieme, uniti dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, pregando e cooperando si possa venire presto fuori da questa tremenda crisi. Che Dio ci assista tutti".

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