La decisione presa dal Consiglio Ecofin dopo lo scoppio dell’epidemia, di anticipare la
firma della riforma da aprile a marzo, e’ inquietante, anche perche’ non e’ giustificata da alcuna reale urgenza, visto che il Trattato e’ comunque operativo.
Nei fatti cosi’ si escludono dal circuito decisionale i Parlamenti nazionali, fortemente
limitati dalla emergenza sanitaria, in totale disprezzo dello spirito e della lettera dei Trattati".
Cosi’ gli economisti della Lega Alberto Bagnai, Massimo Bitonci, Claudio Borghi, Claudio Durigon, Dario Galli, Massimo Garavaglia, Alberto Gusmeroli e Armando Siri.
"Ricordiamo che il Governo italiano, a due riprese, si era impegnato formalmente a far esprimere il Parlamento sul testo di questa importante riforma,aggiungono gli esponenti leghisti.Per il bene di tutti i cittadini italiani che sono gia’ in una situazione di grande sofferenza ci auguriamo che il Governo, e in particolare il Ministro Gualtieri, esiga nelle sedi europee una moratoria sulla conclusione di questo e di tutti gli altriaccordi in discussione. Va scongiurato, nell’interesse stesso dell’Europa, il sospetto che qualcuno intenda approfittare dello stato di emergenza per prendere a proprio vantaggio decisioni di per se’ non urgenti in un momento in cui le priorita’ sono diben altra natura".
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