Coronavirus: è rivolta nelle carceri. La soluzione di Salvini: poteri emergenziali ai comandanti di reparto

Il panico da Coronavirus genera la ribellione dei detenuti in diverse regioni d'Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Sicilia). Una protesta iniziata nel carcere di Salerno, dopo che gli oltre 100 detenuti hanno saputo dello stop dei colloqui fino al prossimo 31 maggio a causa dell'allerta virus. A Napoli i famigliari dei carcerati chiedono l'amnistia. In Lombardia i detenuti sono rientrati nelle celle dopo una trattativa con il procuratore aggiunto. In quello emiliano ci sono stati roghi nei reparti e sono morte 3 persone.
A Napoli, come riferito da fonti sindacali, alcuni carcerati sarebbero saliti sui muri del passeggio, in una zona interna al penitenziario. La protesta è divampata per l’annunciata sospensione dei colloqui per contrastare il contagio. Sul posto oltre alle forze dell’ordine sono presenti anche alcuni familiari dei detenuti, che hanno bloccato il transito dei tram. Momenti di tensione si sono registrati quando all’interno dell’istituto sono entrati alcuni agenti della Polizia penitenziaria muniti di scudi protettivi. I familiari hanno esposto striscioni chiedendo l’indulto o l’amnistia o in alternativa un provvedimento che possa mettere i loro familiari agli arresti domiciliari.
La "rivolta delle carceri italiane" non poteva non diventare oggetto di polemiche politiche. Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega, dal suo profilo Twitter cosi commenta : rivolta nelle carceri italiani, questo video arriva da Napoli, Poggioreale, con con i parenti dei detenuti che bloccano il traffico.
Situazione gravissima, serve contenere l’escalation dando poteri emergenziali ai comandanti di reparto, il ministro della Giustizia batta un colpo!