"La sentenza della Consulta che dichiara irragionevole il requisito dei 5 anni di residenza in Lombardia per poter entrare nelle graduatorie delle case popolari, è senza ombra di dubbio discriminatoria nei confronti degli italiani e degli stranieri che da tempo fanno parte del tessuto socio-economico della nostra Regione. La legge regionale, non solo non discrimina nessuno, ma è pure sacrosanta: perchè
l’extracomunitario appena arrivato dovrebbe scavalcare il cittadino in difficoltà che da anni paga le tasse sul nostro territorio?"
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Silvia Sardone, europarlamentare della Lega che precisa: la sinistra che già esulta per questa sentenza conferma di non sapersi smentire mai, per loro vengono sempre più gli stranieri.
Una ideologia, precisa Sardone, pericolosa oltre che profondamente ingiusta. Noi della Lega saremo sempre al fianco degli italiani.
lunedì 9 marzo 2020
Case Popolari, Sardone(Lega): la sentenza della Consulta discrimina gli italiani
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di Giuseppe Parente
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