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martedì 18 febbraio 2020

Liberiamo la Campania da De Luca. In 2000 alla manifestazione leghista all'Augusteo

Liberiamo la Campania. Questo è  il leit motiv della manifestazione napoletana  della Lega, in previsione delle prossime elezioni regionali della primavera 2020 che si è svolta presso il teatro Augusteo, a Napoli.
Una manifestazione che rientra nel nuovo tour elettorale di Matteo Salvini che dopo la sconfitta alle ultime regionali in Emilia Romagna, ha deciso di girare, in lungo ed in largo  l'italico stivale per radicare maggiormente sui territori la sua Lega nazionalista e sovranista, con un occhio di riguardo al sud del paese.
Napoli e la Campania hanno risposto presente all'appello del Capitano. Teatro pieno in ogni ordine di posto. Donne e uomini, giovani ed anziani, di ogni ceto sociale, perché  la Lega è  un vero partito interclassista, pronti ad ascoltare il verbo del Capitano. Presente anche una nutrita delegazione di Lega Giovani, "armati" di t shirt riportante la seguente scritta  Liberiamo la Campania e bandiera azzurra Prima gli Italiani Salvini Premier.
Il primo esponente leghista  a prendere la parola è l'onorevole Nicola Molteni, commissario regionale della Lega che ha ringraziato gli oltre 2000 presenti al teatro Augusteo precisando che in questo teatro ci sono idee, futuro e cambiamento mentre l'odio è  in altre piazze, quelle occupate dai sedicenti democratici e tolleranti dei centri sociali.
Sulle note de Il mio canto libero, storico successo del compianto Lucio Battisti, Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega entra in teatro. Una folla, da stadio, urla: c'è solo un capitano.
Sicurezza, immigrazione, governo Conte, De Luca e le periferie abbandonate al loro triste destino dal sindaco De Magistris sono i temi toccati nel comizio.
Chi vuole cancellare i decreti sicurezza, tuona il leader della Lega, è un nemico di Napoli e dei napoletani, della Campania e dei Campani, dell'Italia e degli italiani. Chi parla di modificare o cancellare i decreti sicuramente non li ha neanche letti.
Sul nome del prossimo candidato alla carica di governatore della Campania il leader ha le idee chiare e precisa: non vince mai il singolo ma la squadra. Il centro destra non ha tra le sue fila un Maradona, ma tanti giocatori di buon livello che devono diventare squadra. Per questo motivo il centro destra farà la scelta migliore, per cui è meglio prendersi un giorno in più, per indicare il nome del candidato governatore.
D'altronde chi sceglie la Lega ha idee chiare e guarda al futuro non ad un passato vecchio di 30 anni.
In questo modo abbiamo vinto in regione Calabria, rivendica Salvini, ora l'obiettivo è di fare la stessa cosa in Campania mandando a casa De Luca, l'anno successivo toccherà a De Magistris definito sindaco inadatto per una città bella e difficile come Napoli.
Sulla questione Open Arms Salvini si augura che il processo non cominci neanche, in quanto surreale. Ed ai militanti il leader della Lega dichiara: la vostra presenza è la nostra forza, ne affronto 20 di processi, non 1, con questa forza.

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