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sabato 1 febbraio 2020

Giorgia Meloni: le sardine alla corte dei Benetton. Finisce nel ridicolo la favola del movimento spontaneo alternativo ai poteri forti

Le Sardine, dopo aver dato una forte mano alla vittoria del centro sinistra alle regionali in Emilia Romagna, passano, imitando il premier Giuseppe Conte, alla "fase 2".
Infatti dopo il voto regionale di Emilia Romagna e Calabria le sardine pensano a strutturare il movimento in tutta Italia, isole comprese.  Per questo motivo, nella giornata di venerdì 31 gennaio 4 leader delle sardine, Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni hanno incontrato Luciano Benetton ed il fotografo Oliviero Toscani nei locali della "Fabbrica", il centro di sovversione culturale di Treviso.
Uno spazio fondato da Luciano Benetton ed Oliviero Toscani per accogliere i ragazzi di talento che sperimentano la comunicazione. E chi meglio delle sardine ha comunicato la propria avversione contro il modello politico proposto dalla Lega e dal suo leader Salvini. E' stato uno scambio di idee e di vedute importante, un confronto stimolante, hanno commentato i 4 leader delle Sardine.
Un incontro, quello tra Benetton ed i leader del movimento delle sardine che non poteva non generare polemiche politiche portate avanti da Giorgia Meloni, leader indiscussa dei conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia che dal suo profilo Twitter dichiara: " Le sardine alla corte di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade Spa. Finisce nel ridicolo la favola del movimento popolare, spontaneo e alternativo ai poteri forti.


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