Foibe, la cazzima di Salerno, la distrazione di Napoli

Il 10 febbraio è il giorno del ricordo, una solennità civile nazionale italiana, istituita con la legge 30 marzo 2004 n 92 che vuole conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, dalmati, nel secondo dopoguerra e della più complessa vicende del confine orientale.
In tante città del Nord, del Sud, del centro, isole comprese, le amministrazioni comunali hanno dato vita e daranno vita a cerimonie, convegni, manifestazioni tese a celebrare il giorno del ricordo. In Campania, a Salerno, città  capoluogo ed a Napoli, capoluogo di regione ci sono state anomalie rispetto al resto d'Italia.

A Salerno, presso il Teatro Augusteo si è  svolta nel giorno del ricordo delle vittime delle foibe la manifestazione conclusiva di un progetto fortemente voluto dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione denominato Giornata della Memoria che ha visto la partecipazione di docenti e studenti delle scuole cittadine, alla quale hanno partecipato l'assessore e vice sindaco Eva Avossa, il collega Eduardo Scotti de La Repubblica,  la collega Tonia Cartolano di Sky Tg 24 e Tatiana Bucci e Mario De Simone sopravvisuti alla Shoa.

A Napoli, terza città d'Italia,  governata dal sindaco arancione Luigi De Magistris, per  clamorosa distrazione o sciatteria il comune non ha organizzato per il 10 febbraio nessuna iniziativa in ricordo dei martiri delle foibe. Tutto questo nel clamoroso ed assordante silenzio dell'opposizione di centro destra(Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia.

A denunciare la clamorosa "distrazione" è  stato Raffaele Ambrosino, ex  consigliere comunale di Forza Italia. Una denuncia che ha colpito nel segno. Infatti domani 11 febbraio, nel Real Bosco di Capodimonte il vice sindaco Enrico Panini interverrà alla deposizione di una corona di fiori in memoria delle vittime delle foibe.