Dopo aver sostenuto, negli ultimi anni, l'esistenza nel nostro paese di un "onda nera" che metterebbe a rischio addirittura la nostra democrazia, il settimanale L'Espresso in allegato obbligatorio con Repubblica la domenica a soli €2,50, ora è terrorizzato da una onda verde e dedica la copertina del primo numero dell'anno alla Lega che governa, in coalizione, 11 regioni d'Italia, città di grandi e medie dimensioni e punta a conquistare l'Emilia Romagna. Per prendersi il paese.
"Prima noi"? No, piccola: "Prima io". Ha le idee chiare l'adulto che risponde alla bambina sullla copertina del primo numero dell'Espresso del 2020 realizzata da Mauro Biani.
Dicevano "Prima gli italiani", i salviniani, ma intendevano un più essenziale e riduttivo "Prima noi". Il titolo "Se comanda la Lega", indica quello che già succede in città e province salviniane. E che potrebbe succedere al Paese intero, se questa destra andasse al governo.
Libri censurati, gay discriminati, libertà di culto ostacolata e luoghi vietati a chi dissente: è quello che hanno trovato Federico Marconi e Mauro Munafò nel loro viaggio nell'Italia guidata dai sovranisti. Da nord a sud, la Lega governa a forza di diritti negati, festival annullati, revisionismi storici.
Con il dovuto rispetto per i colleghi Marconi e Munafo' autori di una interessante inchiesta, di cui consiglio una attenta lettura, non scorgo nulla di nuovo e di clamoroso, se non l'italico vizio, una volta conquistata la roccaforte del nemico di togliete la bandiera degli sconfitti. E' quel che ha provato a fare la Lega, chiarendo chi comanda. D'altronde l'Espresso ha contato circa 80 episodi del genere tra il 2018 2019. Sostanzialmente pochi se consideriamo che la Lega governa in coalizione con il centro destra 11 regioni e centinaia di comuni di grosse e medie dimensioni.
domenica 5 gennaio 2020
Se comanda la Lega: l'inchiesta de l'Espresso
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# Prima i territori
di Giuseppe Parente
Prima i territori
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