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venerdì 17 gennaio 2020

Regionali Calabria, Tilde Minasi: con la Lega per costruire un grande movimento identitario

Lo scrittore Igor Colombo, autore di Maratona, la battaglia della corsa, un saggio storico di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, intervista l'avvocato Clotilde Minasi, candidata alla carica di consigliere regionale della Calabria nelle fila della Lega Salvini Premier, nel collegio elettorale di Reggio Calabria.
L'avvocato Minasi è stata eletta nel 2002 in consiglio comunale a Reggio Calabria e nel corso dei due mandati del sindaco Giuseppe Scopelliti ha guidato prima l'assessorato alla Politiche Sociali e poi quello alle Politiche Ambientali.
Lo scorso anno è stata candidato al Senato della Repubblica con Noi per Salvini, conquistando un lusinghiero 10% nella città capoluogo.



 1) Dopo esser stata la prima dei non eletti al Senato alle scorse politiche nel suo collegio, oggi ci riprova sempre con la Lega per uno scranno a Palazzo Campanella, cosa l'ha spinta a candidarsi questa volta? 
Nel 2018 ho sposato un progetto: quello di Matteo Salvini. Ho creduto allora, e credo ancora oggi, che la vera essenza della politica risieda fuori dai palazzi. E’ vero, nelle sedi istituzionali si assumono decisioni, si spera con responsabilità, ma tali decisioni devono corrispondere alle reali necessità dei territori. E questi bisogni non possono essere assimilati se non con una certa capacità di ascolto e la volontà di stare tra la gente. Nel modus operandi di Salvini ho ritrovato proprio questo spirito che poi è quello che mi ha sempre contraddistinto nelle varie attività politiche al di là dei ruoli ricoperti.

2) La Calabria sta vivendo un momento particolarmente difficile e delicato e la legislatura targata Oliverio ha lasciato un'eredità pesante e drammatica sul fronte della gestione politico-amministrativa. Cosa prevede il vostro programma per invertire la rotta?
Potrebbe sembrare banale, ma credo che la ricetta per superare i momenti difficili, e la Calabria ne sta vivendo troppi, sia la normalità. Ovviamente non mi riferisco solo alla capacità di garantire servizi essenziali, ma essere capaci di realizzare con trasparenza fuori e dentro il Palazzo. Ritengo che la gente sia stanca di registrare solo beghe interne ai partiti e lotte di poltrone e vedere trascurati interi settori che potrebbero invece fungere da traino per un assetto socio economico già di per sé complicato. Oliverio ha dimostrato di avere a cuore più i propri interessi che quelli dei territori e la cronaca lo ha raccontato anche con dovizia di particolari: oltre alle questioni di natura giudiziaria, cui non entro in merito poiché è compito degli organi inquirenti, basti pensare alle modalità poste in essere per la scelta della data elettorale. Un refrain ingiustificabile e indirizzato solo a consolidare la sua posizione. 

3) Di sanità poco si sta parlando in questa campagna elettorale, un settore sociale questo che nella nostra regione è commissariato ormai da dieci anni e con un debito che non si è arrestato ,cosa intende fare la Lega per dare risposta ai bisogni ed alle esigenze dei calabresi qualora dovesse andare al governo della regione? 
Questo è un fronte delicatissimo che si sviluppa su problematiche differenti e complicate: dal debito ai commissariamenti; dall'insufficienza degli operatori alla mancanza di posti letto; dalla migrazione sanitaria alle lunghe liste d’attesa. E’ sicuramente riduttivo affrontare la tematica nello spazio di una risposta. Un aspetto che però mi preme sottolineare, anche se brevemente, è innanzitutto la necessità di ridurre gli sprechi e le infiltrazioni attraverso un serio strumento di vigilanza anti-corruzione, puntare sulla prevenzione per agire a monte, rivedere il meccanismo delle nomine attuando concorsi per merito così da rimarcare il saper fare e gestire. Sicuramente un addetto ai lavori riesce a programmare ed individuare bisogni e priorità meglio di un tecnico, magari bravo in altri ambiti, ma non addentro al settore sanitario.

 4) Lei è una donna che è stata sempre orgogliosamente di destra e ritenuta vicinissima all'ex governatore Giuseppe Scopelliti, oggi il suo partito può essere punto di riferimento di chi non ha mai abdicato a certi valori ed ideali?
Non credo che certi valori si siano del tutto dispersi e sicuramente possono essere ritrovati anche in altre formazioni politiche. La Lega è certamente tra i partiti che esalta maggiormente le radici e le specificità di un Paese che potrebbe tendere a smarrire la sua identità, disperdendo, erroneamente, un bagaglio prezioso. L’impegno da profondere, quindi, deve rimanere quello di continuare a far crescere un grande movimento identitario. 

5) Di solito quando si commissaria un partito lo si fa per riportare ordine e per sanare precedenti crepe formatosi al proprio interno, la Lega è commissariata in Calabria ma, stando alle recenti polemiche ed a vari rumors usciti fuori in seno al suo partito, sembra che tutto questo non sia avvenuto, c'è veramente malcontento nei confronti del commissario InvernizziQuale è la la sua posizione in merito?
Credo che non sia facile per nessuno arrivare in una realtà che non ci appartiene e trovarsi a dover organizzare un partito in tutte le sue componenti. Sicuramente chi ha lavorato per far crescere la Lega, da anni, sul territorio può non aver ben visto tale scelta, ma sono certa che Matteo Salvini abbia le idee molto chiare e se ha assunto certe decisioni, affidandosi ad Invernizzi, sarà sicuramente per un progetto mirato ed utile all’obiettivo.

 6) Quale sarà,in caso di elezione, la sua prima proposta che presenterà per il suo territorio? Non possiamo nasconderci: Reggio e la sua provincia sono le aree che, a mio modesto avviso, sono state più penalizzate da questa amministrazione regionale. Il ruolo del consigliere regionale, oltre che di controllo sull'operato generale dell’assemblea, è quello di formulare proposte normative. Ecco nella redazione dei progetti di legge, voglio coinvolgere esperti, professionisti o persone competenti che ne avessero desiderio affinché si possano stilare dei progetti ad hoc, dettagliati ed analitici per la valorizzazione delle nostre eccellenze a tutto tondo, e per fare della nostra cultura un volano di crescita. E’ vero spesso si sono sentiti determinati concetti, ma altrettanto spesso abbiamo assistito ad interventi singoli, slegati, che poi non hanno trovato aderenza alle necessità dei territori o hanno trovato difficoltà ad essere concretizzati proprio perché non sono stati ascoltati operatori e professionisti dei vari settori. Quindi sicuramente degli incontri con chi è impegnato in settori strategici per decidere indirizzi concreti da intraprendere. Vorrei poi dedicare specifiche proposte per le donne con le donne, nonché, per quanto riguarda gli interessi della Città e della provincia, che si creasse una rete propositiva tra tutti i consiglieri regionali che verranno eletti: me ne farò io stessa promotrice se dovesse servire. Le bandiere e le rivalità spicciole non devono ostacolare se la priorità sono i territori e i cittadini. Il fronte comune è più importante dei singoli traguardi personali. 

7) Cosa vuole dire ai calabresi per convincere a votare Lega e la sua persona? 
Sicuramente rassicurare che dedicherò attenzione ad ogni considerazione che provenga dall'esterno ed ovviamente presenza. E’ arrivato il momento di smentire chi rileva nella popolazione calabrese una certa indolenza; di smentire coloro che credono il politico sia dedito soltanto alle proprie esigenze; di frantumare il concetto di chi sostiene che, a queste latitudini, conti solo il non voler migliorare. Solo insieme si cresce. Per quanto riguarda la Lega, nonostante la reticenza di molti che la considerano un partito solo appannaggio del nord, intendo ribadire che i tempi sono cambiati: ovviamente non sono assolutamente d’accordo con certe denigrazioni del passato ma, in breve, credo che ci abbia trattato peggio chi governando la nostra regione ha pensato più al clientelismo ed alle proprie esigenze anziché chi non ha mai guidato nessun ente in Calabria ma ha sempre sottolineato, come Salvini stesso esterna, che gli aiuti senza progettualità, senza programmi economici, non servono a nulla se non a creare un assistenzialismo deleterio. Come la storia, infatti, ci ha insegnato. Ma la storia ci ha anche insegnato che la Lega (e non i nostri parlamentari allora in aula!) votò a favore di Reggio Calabria Città Metropolitana; che un ministro della Lega ha voluto che fosse in riva allo Stretto l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata, sottratta alla città dalla guida Pd e che proprio un ministro della Lega s’impegnò affinché arrivassero i fondi per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia.

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