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giovedì 30 gennaio 2020

Puglia, la Lega frena ancora su Fitto. Fratelli d'Italia insiste: bisogna partire

Continua senza fretta ma senza tregua l'estenuante guerra di nervi tra Fratelli d'Italia e Lega: in ballo c'è un nuovo pacchetto di candidature in vista delle elezioni regionali. Oggetto principale del contendere tra la prima e la seconda forza del centro destra è la Puglia. Fratelli d'Italia, forte di una intesa sancita nel mese di dicembre che prevede la prelazione di Giorgia Meloni sul nome del candidato governatore pugliese, difende a spada tratta la candidatura del conservatore Raffaele Fitto.
La Lega invece frena, non lasciando campo libero all'eurodeputato salentino.
C'è chi come Giorgia Meloni precisa agli alleati che i patti si rispettano e chi come l'europarlamentare Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo ricorda che Raffaele Fitto è il miglior candidato possibile per esperienza, capacità, autorevolezza. Qualità, ad onor del vero, riconosciute dagli alleati in un vertice del centro destra che ufficializzò le candidature di Santelli e Borgonzoni. Considerato inoltre che anche la sinistra ha indicato il suo candidato in Puglia, siamo fiduciosi precisa Fidanza, che nei prossimi giorni, si possa partire per una campagna elettorale impegnativa che possiamo vincere con un grande impegno di tutta la coalizione.
D'altronde la lealtà non può essere mono direzionale e Fratelli d'Italia ha dimostrato di sostenere lealmente i candidati di Lega e Forza Italia in Emilia Romagna e Calabria.
Di parere difforme è Massimo Casanova, patron del Papeete, eurodeputato leghista che dichiara: la Lega per la Puglia ha almeno 4 candidati di peso, in grado di guidare con passione e competenza la battaglia di liberazione dai danni provocati dal centro sinistra.
L'impuntatura di Salvini sulla Paglia è da imputare principalmente a due motivi: l'eccessivo pressing portato dalla classe dirigente pugliese che vorrebbe un proprio esponente candidato alla carica di governatore e il frutto avvelenato del post voto.
Domenica scorsa Salvini ha dovuto incassare la battuta d'arresto in Emilia Romagna e la rinnovata leadership di Forza Italia in Calabria oltre che l'invito ad una gestione più collegiale e corale della coalizione da parte degli alleati.
Salvini vuole uscire dall'angolo e punta a una regione, tendenzialmente vincente per la coalizione di centro destra.
In palio ci sono Campania e Puglia, la prima destinata a Forza Italia che ha indicato Stefano Caldoro come candidato alla presidenza, la seconda invece ad appannaggio di Fratelli d'Italia.
Insomma sarebbe necessario scucire lo schema già costituito e scontare qualcuno che perderebbe una candidatura. Impresa tutt'altro che realizzabile.

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