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sabato 18 gennaio 2020

La Lega censura i sovranisti Rinaldi e Sofo. Neanche un saluto al comizio di Corigliano

Foto d'archivio
Nella serata di giovedì 16 gennaio, a Corigliano Rossano, comune di oltre 70 mila abitanti, si è svolto un comizio elettorale della Lega, impreziosito dalla presenza del segretario nazionale Matteo Salvini. Un comizio in una piazza Salotto, piena in ogni ordine di posto, nel corso del quale, il leader leghista, da acceso tifoso rossonero, ha esordito salutando i concittadino di Rino Gattuso e riassumendo l'intera giornata di campagna elettorale vissuta in Calabria. Una giornata iniziata sorbendo un buon caffè, in compagnia del giudice Nicola Gratteri ed affermando a chiare lettere di volere ingaggiare una lotta, senza quartiere, alla 'ndrangheta. 
Durante il suo intervento ha ricordato un cavallo di battaglia della Lega: prima gli italiani, nell'accesso alle case popolari, nelle occasioni di lavoro etc... Non sono mancate frecciatine nei confronti della vecchia giunta calabrese di centro sinistra.
Fin qui la dura e cruda cronaca politica di uno dei tanti comizi elettorali ai quali partecipano Matteo Salvini, su e giù per lo stivale.
All'evento di Corigliano Rossano avrebbero dovuto prendere parte anche due euro deputati sovranisti della Lega, l'economista Antonio Rinaldi, eletto nel collegio Centro con oltre 48 mila preferenze e Vincenzo Sofo, fondatore del Think Thank Il Talebano, che opera attorno al progetto di Matteo Salvini, al fine di riaggregare l'area della destra politica italiana al fine di arrivare, in tempi brevi, alla nascita di un grande movimento identitario, europarlamentare della Lega grazie al consenso di oltre 30 mila elettori, ed invece...
Ai due illustri esponenti del Carroccio, non solo non è stata concessa parola nel corso del comizio della Lega ma è stato reso difficile, per non dire impossibile, l'accesso al palco. L'economista Rinaldi, pur non avendo alcun interesse politico in Calabria, non essendo il suo collegio elettorale, aveva percorso più di 500 km per giungere a Rossano ed avrebbe voluto spiegare le sue teorie economiche.
Che dire del diniego di parola per l'europarlamentare Vincenzo Sofo, che alle scorse europee nella sola Corigliano Rossano aveva conquistato più di mille preferenze ed in piazza c'erano diverse decine di suoi elettori e sostenitori. 
Siamo alle comiche, ci spiega Mario, leghista cosentino della prima ora. Il commissario Invernizzi ed il suo vice Rauti negano la libertà di parola a due esponenti nazionali del partito, segno evidente di come si vuole una Calabria non libera e che non ragiona in termini politica.
Ma dal commissario Invernizzi che ha candidato alle prossime elezioni regionali il rossanese Alfio Baffa, salito alla cronaca per un video trash, in cui si ammira in vasca da bagno con whisky e sigaro e lancia un appello agli amici del gruppo reveng porn cosa possiamo immaginare di più.




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