Cosa rimane della Lega a vocazione regionalistica ed antifascista, fondata tra il 1989 ed il 1991 dalla federazione di sei movimenti autonomisti regionali già attivi nell'Italia settentrionale eredita da Matteo Salvini il 15 dicembre del 2013 dopo aver vinto le primarie contro il senatur Umberto Bossi?
Ben poco, avendo Salvini demolito le basi stesse della Lega Nord per sostituirla con il suo partito, a vocazione nazionale, con contenuti e temi politici di destra, invadendo il campo di Giorgia Meloni, come ci spiega con un interessante articolo, il collega Pino Casamassima dalle colonne de Il Dubbio, il quotidiano on line diretto da Carlo Fusi.
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