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giovedì 19 dicembre 2019

Speroni: "Secessione irrealizzabile, con Salvini ritorno alle origini autonomiste della Lega"

"La secessione e l'indipendenza del Nord Italia si sono rivelate per la Lega Nord un "sogno irrealizzabile". E la nuova Lega nazionale di Matteo Salvini è un cambiamento necessario per stare al passo di un mondo in evoluzione. Un cambiamento finora premiato dai consensi".
A dire ciò è Francesco Speroni, uno dei fondatori della Lega Nord, già europarlamentare e senatore del Carroccio e ministro per le Riforme durante il primo governo Berlusconi.
In vista del prossimo congresso della Lega, previsto per sabato 21 dicembre ai colleghi dell' Adnkronos Speroni si dice: un secessionista mai pentito, uno degli ultimi indipendentisti. Ma realisticamente devo dire, mi spiace molto, che, tranne forse alla fine degli anni Novanta, la secessione è stata un traguardo decisamente irraggiungibile, come anche dimostrano i problemi della Catalogna o della Scozia. Insistere su una cosa che ha nel cuore e che però non è realisticamente realizzabile non è possibile.
Dalla nascita della Lega Nord, alla fine degli anni Ottanta, ricorda Speroni "il mondo è cambiato, dalla politica alla comunicazione. Se resti uguale mentre tutto cambia intorno a te, diventi un dinosauro". La Lega diretta da Salvini in senso nazionale ha compiuto questa evoluzione. "Il cambiamento c'è stato, se poi sia proprio quello giusto, lo diranno i fatti e i voti. Ma finora i voti dicono che è stato positivo". Anzi, "se vogliamo, siamo tornati alle origini. I primi documenti della Lega dicono che era autonomista, neppure federalista.

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