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domenica 22 dicembre 2019

Interrogatorio di garanzia per l'assessore Rosso : si è avvalso della facoltà di non rispondere

“Una persona come l’onorevole Roberto Rosso, che sa di essere estraneo alla criminalità organizzata, ha bisogno di tempo per potersi confrontare con l’autorità giudiziaria, conoscendo gli atti che non abbiamo ancora avuto modo di studiare”. Così dichiara l’avvocato Giorgio Piazzese, legale difensore dell’ex assessore regionale di Fratelli d’Italia arrestato ieri dalla Guardia di finanza di Torino con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
Nel pomeriggio di sabato in carcere si è tenuto l'interrogatorio di garanzia, con Roberto Rosso che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, gli ha dato subito il benservito e lo ha messo alla porta, sostenendo di "avere il voltastomaco", mentre il governatore Alberto Cirio, nel difendere la dignità della sua giunta, ha rivelato di non averlo mai voluto in Giunta.
Gli inquirenti lo accusano di aver versato 7.900 euro agli intermediari di Garcea e Viterbo in cambio di un pacchetto divoti per le elezioni regionali del maggio scorso. Elezioni che per il capogruppo di Luv (Liberi Uguali Verdi) in Consiglio
Regionale Marco Grimaldi sono "macchiate per sempre".
Difende la dignità della sua giunta, invece, il governatore Alberto Cirio, che per ora non vuol saperne di rimpasti. "Non parlo di poltrone mentre sono impegnato a difendere l’onorabilità dell’istituzione che rappresento"

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