«Una nonnetta» usata come «avanguardia e maschera», un personaggio «che non può essere attaccato, una vecchietta ben educata, reduce dai campi di concentramento, mai eletta». Con queste parole, Riccardo Rodelli, segretario cittadino della Lega, a Lecce ha definito la senatrice Liliana Segre, contestando la sua nomina a capo della Commissione contro l'odio, il razzismo e l'antisemitismo.
Dopo queste parole, che hanno scatenato infinite polemiche politiche, Riccardo Rodelli, segretario cittadino della Lega, a Lecce, si è dimesso dal ruolo.
Le sue dimissioni sono state accettate dalla segreteria provinciale del partito guidato dall'onorevole Matteo Salvini che a sua volte ha preso le distanze da quelle affermazioni.
"Prendo atto delle dimissioni da coordinatore cittadino della Lega a Lecce, rassegnate nelle scorse ore dall'avvocato Riccardo Rodelli, afferma il segretario provinciale Gianni De Blasi, questi ha chiarito (e non poteva essere diversamente) di aver espresso quelle parole esclusivamente a titolo personale e non nelle vesti di responsabile del nostro partito".
Il coordinatore provinciale ha assunto personalmente la responsabilità della segreteria cittadina ed ha azzerato tutte le deleghe che qualche mese fa era state assegnate nel capoluogo leccese.
"Per quanto mi riguarda, conclude De Blasi ritengo che le parole debbano avere sempre un senso e un peso. E che, pur nella durezza dello scontro politico, non si debba mai travalicare il limite. A maggior ragione nei confronti di chi ha vissuto sulla propria pelle le atrocità dell'Olocausto.
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