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sabato 16 novembre 2019

Imperia, lancio di uova contro Salvini: una condanna e sei assoluzioni per gli antagonisti


La carta igienica non è un oggetto pericoloso: così sei dei sette attivisti dei centri sociali a processo per il lancio di uova contro il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un comizio tenutosi a Imperia, il 17 maggio del 2015, sono stati assolti, oggi, dal giudice monocratico Marta Bossi, dall'accusa di disturbo della quiete pubblica e lancio di oggetti pericolosi.
Soltanto uno dei manifestanti, è stato riconosciuto colpevole del lancio di uova ed è stato condannato a un’ammenda di 250 euro.
Sono passati circa quattro anni e mezzo, da quando Salvini fu oggetto di una dura contestazione, a margine della sua visita a Imperia, da parte di militanti della sinistra antagonista dei centri sociali.
 Insieme ai suoi sostenitori il leader leghista incontrò gli operai dell'allora pastificio Agnesi,  davanti al “Bar 11”, vicino a dove si svolse anche la contro-manifestazione. 

“In sostanza, l'odio contro Salvini non è reato”, commenta con rabbia Alessandro Piana, consigliere regionale ligure e commissario provinciale della Lega di Imperia.
"Se la Regione Liguria, la scorsa settimana, ha approvato un ordine del giorno contro l'intolleranza, l'odio e la violenza, precisa Piana oggi i giudici del Tribunale di Imperia hanno assolto gli attivisti rossi dei centri sociali accusati di avere insultato, lanciato uova, carta igienica, accendini e piccoli sassi contro Matteo Salvini e le persone presenti durante un incontro per le elezioni regionali, avvenuto il 17 maggio 2015 a Imperia”.
Nel ringraziare gli appartenenti alle Forze dell'ordine, in particolare gli agenti della Digos: "che ci hanno protetti, evitando guai peggiori”, il consigliere Piana conclude: “Invito gli antagonisti a non sprecare fiato e uova, ma a mangiarle cotte o berle crude, se fresche, perché ricche di vitamine. 
Invito Matteo Salvini a continuare a venire a Imperia perché la stragrande maggioranza dei cittadini non lo minaccerà, né lo insulterà con parole d'odio, lanciandogli contro oggetti. Anzi, lo sosterrà a gran voce, non trovando normale, neppure giuridicamente, questo tipo di atteggiamenti e le manifestazioni di odio contro chiunque".

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