Oggi a Strasburgo "fortunatamente abbiamo bocciato la risoluzione pro-Ong che avrebbe fatto piombare l’Italia nel caos dell’immigrazione fuori controllo".
Parole chiare dirette che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna quelle pronunciate da Massimo Salini, eurodeputato di Forza Italia dopo la bocciatura
oggi in Aula della risoluzione, dovuta alla saldatura per il ’no’ tra gran parte della delegazione Ppe, il gruppo Identità e Democrazia e i Conservatori, oltre all’astensione di 36 eurodeputati, tra cui i Cinquestelle.
"Il testo licenziato dal Pd con l’appoggio dei socialisti nel Parlamento Europeo continua Salini - è stato bloccato grazie ai voti del Partito Popolare Europeo, arginando la minaccia di nuovi flussi migratori ingestibili. Il Pd, lontano dalla linea politica dell’ex ministro Marco Minniti, in cambio di un po’ di flessibilità sui conti
pubblici, ha provato nuovamente a svendere il nostro Paese facendolo ripiombare in un situazione di caos e di sbarchi giornalieri".
Con la bocciatura della risoluzione abbiamo tutelato le autorità dei singoli Stati Membri respingendo l’obbligo di garantire sempre i porti aperti e scongiurato l’equiparazione delle Ong a Frontex. La proposta - conclude Salini - prevedeva infatti che l’agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’Ue fosse strumentalmente forzata a fornire alle Ong informazioni sulle sue attività operative in mare, alla stregua delle forze navali italiane ed europee
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