Per la serie chi la fa, l'aspetti, l'associazione identitaria Terra di Mezzo, dopo aver partecipato, due sabati fa, a Catanzaro ad una manifestazione contro la censura social che aveva colpito centinaia di pagine e profili social di movimenti identitari e sovranisti e dei loro militanti e simpatizzanti questa mattina è stata anche essa dalla stessa misura.
Infatti la piattaforma del più noto social network ha oscurato, per non so quali esoteriche ragioni, il profilo dell'associazione identitaria Terra di Mezzo.
A denunciare il brutto episodio di censura, che condanniamo senza se e senza ma, è Domenico Barbaro, responsabile dell'associazione laboratorio culturale Terre di Mezzo che dichiara: La piattaforma Facebook ha oscurato, in maniera del tutto arbitraria, il profilo dell'associazione/laboratorio culturale "Terra di Mezzo".
La multinazionale americana continua a violare, in maniera indisturbata, il principio della libertà di espressione. Una vera e propria operazione di censura preventiva, volta a tappare la bocca ad una voce libera e controcorrente che contribuisce ad informare migliaia di persone. Mi ricorda il romanzo 1984, di George Orwell, dove il Ministero dell'amore si occupa di reprimere ogni sintomo di dissenso e di pensiero diverso da quello dominante. Siamo nell'era del "maoismo digitale" del Grande fratello.
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