Un militante bolognese di Fratelli d'Italia impegnato nella raccolta delle firme contro la cosiddetta legge "Boldrini" in via Marconi davanti al supermercato Pam verso le dieci di sabato 26 ottobre è stato avvicinato da un gruppo di persone riconducibili alla sinistra antagonista dei centri sociali che gli hanno gridato fascista di merda e gli hanno sputato addosso.
Questa aggressione antagonista al militante di Fratelli d'Italia condita anche da uno sputo, che condanniamo senza se e senza ma, viene denunciata da Lorenzo Tomassini, responsabile bolognese del movimento politico guidato da Giorgia Meloni che evidenzia il "clima preoccupante" che da tempo accompagna il suo partito nella città delle due torri.
"Due settimane fa ci hanno ribaltato i tavolinetti, precisa Tomassini, oggi un nostro militante è stato avvicinato, preso a male parole e gli hanno anche sputato addosso.. E' stata chiamata la Polizia che avrebbe anche consigliato di ritirare il banchetto "anche questa è una cosa che non va bene perché alla fine, un diritto viene compresso", protesta Tomassini "forse da qualche esponente di un qualche collettivo, un'azione deplorevole e intimidatoria.
Il punto, continua Tomassini, è un 'altro: è grave che in una città come Bologna si registrino episodi simili, c'è un clima preoccupante di cui tutte le forze politiche dovrebbero avere prontezza.
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