Domenico Barbaro, leader del movimento identitario calabrese Terra di Mezzo che alle scorse elezioni europee ha sostenuto la candidatura nelle file della Lega del "talebano" Vincenzo Sofo aiutandolo nella raccolta di oltre 20 mila consensi in Calabria, annuncia la presenza del movimento alla grande manifestazione dell'Orgoglio Italiano organizzata dalla Lega per sabato 19 ottobre a Roma.
Il senso di questa partecipazione va individuato in 2 distinte idee forza: un chiaro e netto no al governo giallorosso del premier Giuseppe Conte definito come governo anti italiani ed una nuova idea di Calabria, che potrebbe uscire grazie al voto per le prossime elezioni regionali, come ci dimostra questa nota, che riportiamo integralmente.
IL movimento identitario "Terra di Mezzo" sarà presente questo sabato,a Roma, alla manifestazione organizzata dalla Lega di Matteo Salvini per dire no al governo PD-5stelle, un mostro a due teste nato dai laboratori del "Deep state". Una manifestazione, che inizierà alle ore 15 a Piazza San Giovanni, dove gli italiani protesteranno contro un governo nato nelle grigie stanze del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e frutto di una operazione machiavellica di palazzo. Il Conte bis, o meglio il Grillo-Zingaretti-Renzi, ha già mostrato il suo volto: aprire le porte all'immigrazione incontrollata - dai primi di settembre gli sbarchi sono triplicati- e la proposta di legge sullo Ius culturae che prevede la cittadinanza a chiunque sia arrivato nel nostro paese prima dei dodici anni e abbia concluso un ciclo di studi di cinque anni. In materia economica la nuova legge di bilancio prevede 8 miliardi di nuove tasse: una manovra non espansiva che schiaccerà e impoverirà gli italiani, in linea con i diktat di Bruxelles che vuole solo austerithy e un'Italia a crescita zero. I nostri conti correnti sono a rischio, siamo il bancomat del governo, del fisco e delle banche.
Sabato saremo in piazza per proporre una nuova idea di Calabria: una nuova politica occupazionale e di infrastrutture per una terra, insieme a tutto il Sud, che deve avere le stesse possibilità che si hanno nel resto d'Italia e d'Europa. Mettere al centro dell'agenda politica la lotta all'emigrazione di noi giovani del Sud sempre più costretti a fuggire dalla nostra terra per costruire un futuro e una famiglia. Una nuova visione di Sud che ritorni protagonista e che con la sua vocazione fortemente identitaria potrà contribuire nella costruzione di un'Italia che non sia schiava dell'establishment e dei potentati stranieri.
Nessun commento:
Posta un commento