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martedì 10 settembre 2019

La lectio magistralis di Stefano Delle Chiaie ai sovranisti: l'unica prospettiva politica è l'Europa

E’ morto stanotte nell' ospedale romano in cui era ricoverato Stefano Delle Chiaie, il leader nazional-rivoluzionario italiano che è stato per un ventennio protagonista della scena internazionale, dalla Spagna al Cile, dall'Argentina alla Bolivia, A lungo screditato come agente provocatore, al soldo del ministero degli Interni, tutti i processi a suo carico si sono conclusi senza produrre un solo elemento evidente della sua compromissione.
Il sette luglio del 2018, in occasione del cinquantottesimo anniversario di Avanguardia Nazionale che si è svolto a Roma, presso la sala convegni del ristorante La Fraschetta nel Campo, insieme al collega Ugo Maria Tassinari ho presentato L'Aquila ed il Condor, il libro di Stefano Delle Chiaie, giunto alla seconda edizione ed edito da Settimo Sigillo.
In quell'occasione, approfittando dei temi dell'attualità  politica, dell'idea forza, poi non sviluppata ancora, di Matteo Salvini di dare vita ad una Lega delle Leghe in Europa che metta insieme tutti i movimenti liberi che vogliono difendere i propri confini ed il benessere dei propri figli, una idea che poteva sembrare innovativa ma che non era nulla di nuovo, visto che in Italia una Lega delle Leghe già c'era stata, venticinque anni fa, Stefano Delle Chiaie, da gran signore, fece gli auguri al leader leghista per il nuovo progetto e ricordò anche la figura di un candidato della sua Lega Nazional Popolare, da poco scomparso, Domenico Pitella, padre dell'ex governatore della Basilicata padre di Gianni, europarlamentare di lungo corso, eletto Senatore della Repubblica alle scorse elezioni di domenica 4 marzo nel collegio senatoriale Campania 3 comprendente la provincia di Salerno e di Marcello, ex governatore della Basilicata, ora consigliere regionale di opposizione.
Un candidato, amato dai propri concittadini, radicato veramente sul territorio, capace di conquistare al Senato nel collegio di Lagonegro, il 12,6% dei voti ed alla Camera dei Deputati nella circoscrizione elettorale Potenza Matera quasi 5000 preferenze.
Da sovranista con quasi trent'anni di anticipo rispetto ai sovranisti dei giorni nostri, rispondendo ad una mia domanda sull'Europa, Stefano disse di rifugiare dai nazionalismi di tipo egoistico, sul modello Italia agli Italiani, Francia ai Francesi e cosi via. Sovranismi all'acqua di rosa, micragnosi. Senza alcuna prospettiva politica. L'unica prospettiva politica seria per il sovranismo è ilo rilancio dell'idea di Europa Nazione.
Una idea che è stata ed è uno dei punti cardini del programma politico di Avanguardia fin dalla sua fondazione, il 25 aprile 1960. Un'Europa estesa fino agli Urali, unita nella differenza dei suoi popoli e terza forza rispetto ai due blocchi imperialisti.

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