Il senatore, intervistato dall'Huffington Post, commenta le diatribe tra grillini e democratici: "non mi scandalizzano le manfrine intorno ai vicepremier. Credo che alla fine la rinuncia di Dario Franceschini aprirà ugualmente la strada a due vicepremier e non a nessuno".
Forte di trentasei anni di esperienza in Parlamento, l'ex presidente della Camera avvisa i due partiti: "Devono essere ben chiari i paletti su cui nasce questa maggioranza. Perché se si prefigura il governo più a sinistra della storia della Repubblica italiana non ci saranno sponde né dei centristi né dei moderati. Ci deve essere chiarezza sui contenuti. Capitolo tasse: bisogna andare verso un progressivo abbassamento della tassazione. Naturalmente, compatibilmente agli impegni presi con l'Europa".
E, appunto, mette tutti in guardia: "Sono preoccupato della premessa, perché se l’esecutivo è solo frutto di poltrone, di potere, noi faremo vincere a tavolino Matteo Salvini".
Forte di trentasei anni di esperienza in Parlamento, l'ex presidente della Camera avvisa i due partiti: "Devono essere ben chiari i paletti su cui nasce questa maggioranza. Perché se si prefigura il governo più a sinistra della storia della Repubblica italiana non ci saranno sponde né dei centristi né dei moderati. Ci deve essere chiarezza sui contenuti. Capitolo tasse: bisogna andare verso un progressivo abbassamento della tassazione. Naturalmente, compatibilmente agli impegni presi con l'Europa".
E, appunto, mette tutti in guardia: "Sono preoccupato della premessa, perché se l’esecutivo è solo frutto di poltrone, di potere, noi faremo vincere a tavolino Matteo Salvini".
"Se si pensa di passare dalle politiche dei porti chiusi a quelle dei porti aperti andremo a sbattere subito fuori strada. Ecco, un conto è ritrovare un certo feeling con l’Europa. Poi, però, stop. Porti aperti, conclude Salvini significa che il governo non sopravvive nel Paese. E io non voglio certo fare regali a Salvini".
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