La voce fortemente critica nei confronti delle ultime scelte politiche di Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega non poteva che essere quella di Giancarlo Gentilini, storico sindaco di Treviso, conosciuto con l'appellativo di "sceriffo".
Il primo esponente di una Lega, davvero di altri tempi, a dettare una lineadura contro l'immigrazione clandestina, schierato a difesa di identità e tradizione, dichiara: «un capo che sbaglia deve pagare, e anche chi si era messo ad angolo retto davanti a lui». E lo spiega «Adesso la scelta sta a lui. Ha sbagliato a non prevedere le conseguenze delle sue azioni, quando un capo dovrebbe fare esattamente questo. Ora la scelta sta a lui: o continuare, o nominare una persona in sua sostituzione come capo carismatico della Lega».
Il sindaco sceriffo non ha digerito le manovre che hanno portato Salvini prima a chiedere la crisi di governo e poi finire all’opposizione, lasciando la strada libera per un governo dei grillini con il Partito Democratico.
«Un grande leader politico, sostiene Gentilini, deve capire quali saranno le risultanze delle sue azioni. Salvini, non hai tenuto conto di trecento parlamentari parlamentari che prendono 17 mila euro al mese, che avrebbero dato tutto pur di rimanere seduti su quegli scranni dorati. Non hai capito che le tue affermazioni “voglio tutto il potere” e “andiamo da soli” contrastano con i proverbi dei nostri vecchi, che cinque schei de mona fa ben a tutti». Ovvero, che bisogna far finta di essere tonti ma essere più furbi degli altri per vincere.
domenica 1 settembre 2019
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Gentilini bacchetta Salvini:quando un capo sbaglia deve pagare
Gentilini bacchetta Salvini:quando un capo sbaglia deve pagare
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