Dieci giorni di eventi per riscoprire le molteplici forme in cui si è espresso il genio di Gabriele d’Annunzio a 100 anni dall'impresa di Fiume. Con questa idea nasce la “Festa della Rivoluzione” , che animerà la città di Pescara e i luoghi dannunziani con convegni, letture, mostre, concerti, spettacoli, aperitivi con chef stellati e non solo.
La kermesse ha avuto venerdì 6 settembre, una anteprima in piazza Muzii e si concluderà il 15 settembre con un gran concerto nel piazzale Michelucci dell’Aurum. Tanti i nomi di spicco: si va da Vittorio Sgarbi a Michele Placido, da Mogol a Enrico Ruggeri, da Giordano Bruno Guerri a Edoardo Sylos Labini, passando per i fumettisti Carmine Di Giandomenico, Andrea Scoppetta, e tanti altri personaggi di assoluto rilievo come il presidente della Figc Gabriele Gravina, l’autore Federico Palmaroli e Francesco Manara, primo violino del teatro alla Scala di Milano, che dirigerà il gran concerto finale del Conservatorio di Pescara con la bacchetta originale di Arturo Toscanini. L’accesso a tutte le manifestazioni, promosse dal Consiglio Regionale e dal Comune di Pescara, è gratuito.Noi celebriamo l’anniversario dei 100 anni dell’impresa di Fiume con un sentimento di pacificazione con le nazioni trans-Adriatiche, cercando sempre – ha affermato il presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo Lorenzo Sospiri, che ha fortemente voluto la realizzazione del maxi-evento - di stimolare il confronto e la rilettura della nostra storia. Il nostro interesse in questa fase, oltre all'approfondimento storico che porteremo avanti attraverso le Mostre, la prima con Guerri, la seconda in Casa d’Annunzio sulle grandi passioni di d’Annunzio, è quello di mettere in risalto tutte le innovazioni avvenute nel periodo di Fiume”.
“Perché Festa della Rivoluzione? È un titolo mutuato dalla Salaris, una delle relatrici del Convegno finale, ricercatrice – ha aggiunto Sospiri - che descrive in un suo celebre saggio come a Fiume fosse già previsto il suffragio universale, la parità di genere e il divorzio”. “D’Annunzio torna a Pescara perché è assurdo che la città , come è avvenuto negli ultimi anni, faccia finta di non ricordare che si tratta di uno dei suoi figli più illustri, un atteggiamento tipico di chi ha paura di confrontarsi con la propria storia e le origini.
Il Vate torna, dunque, a dopo anni di oblio, per superare la miope volontà di oscurarne ogni tipo di presenza, come se fosse possibile abbattere il liceo classico, il Teatro, il Conservatorio, il ponte e chiudere via D’Annunzio: dovremmo costruire una ‘new town’ per cancellarlo. Se si vive a Pescara, anche se con spirito critico, bisogna fare i conti con d’Annunzio”, ha concluso Sospiri.
“D’Annunzio è stato un personaggio non sempre amato, anzi ha subito una ingiusta esclusione – ha detto il Presidente Marsilio -, ha subito emarginazione, addirittura disprezzo, oggi è nostro dovere tornare a valorizzare la sua immagine, anche recuperando il simbolo di ‘Pescara Città Dannunziana’, dobbiamo rinnovare l’elemento di identificazione dell’Abruzzo e della città natale con d’Annunzio. In futuro sono certo che avremo altre occasioni per parlare del contributo che il Vate ha dato alla nostra identità storica”.
La Festa della Rivoluzione è stata anticipata da una campagna di comunicazione che ha omaggiato il genio multiforme di Gabriele d’Annunzio, ornando le vie di Pescara con manifesti che celebrano le invenzioni linguistiche del Vate. Parole, espressioni e slogan precorritori, come velivolo, fusoliera, tramezzino, Ornella, scudetto, vigili del fuoco hanno preso corpo nei poster affissi nelle bacheche reali e in quelle virtuali dei social network.
Punto centrale degli eventi sarà l’Aurum, l’edificio progetto dall’architetto Giovanni Michelucci nel quale la famiglia Pomilio produceva il famoso liquore battezzato proprio da d’Annunzio. La casa natale del Vate ospiterà altri appuntamenti culturali di grande prestigio. Il centro di Pescara, con piazza Muzii e piazza Salotto, sarà animato da concerti e convegni. Un appuntamento straordinario è quello che sarà realizzato sui trabocchi del Molo nord di Pescara, in un mix tra arte e gusto che animerà tutta l’area.
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