Il nostro social è la strada. Questo è il testo di uno striscione con il quale sono scesi in piazza, nel pomeriggio di sabato, "armati" di bandiere tricolore i militanti di CasaPound, Forza Nuova, Identità e tradizione, Terra di Mezzo, per protestare contro la scure della censura che si è abbattuta su centinaia di pagine e profili dei movimenti identitari e sovranisti e dei loro tesserati e simpatizzanti.
"Una vera e propria caccia alle streghe, dichiara il segretario cittadino di Forza Nuova, con tanto di liste di proscrizione per tutti coloro che sono riconducibili a Forza Nuova e CasaPound Italia. Un qualcosa di mai visto che dovrebbe provocare lo sdegno di tutti, al di là degli schieramenti politici.
L'inizio della censura social, secondo Domenico Barbaro, responsabile del movimento identitario Terra di Mezzo, avviene con la nascita del governo giallo fucsia guidato dal premier Giuseppe Conte. In quell'occasione centinaia di profili sono stati oscurati. Che dire inoltre, della vergognosa censura del professore Gervasoni espulso dalla Luiss per un tweet considerato contro l'immigrazione.
D'altronde, conclude Barbaro, il pensiero unico dominante non ammette la libertà di pensiero e tenta in tutti i modi di reprimere i movimenti identitari e sovranisti.
lunedì 23 settembre 2019
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Catanzaro, contro la censura social scendono in piazza i movimenti identitari e sovranisti
Catanzaro, contro la censura social scendono in piazza i movimenti identitari e sovranisti
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