religiosi da parte del ministro dell’Interno nel corso delle sue ultime uscite pubbliche. Il leader della Lega "è una persona priva di scrupoli - dice Cardini - che mira al concreto, cioè al raggiungimento di un potere sempre maggiore". In questo senso, "ha riscontrato che, soprattutto in una parte del suo elettorato, questa tattica paga.
Evidentemente, aggiunge lo storico, pensa che questo atteggiamento gli renda una buona scorta di simpatie e suffragi in più. In questo modo sta facendo solo una manovra politica demagogica che si ispira aall’integralismo cattolico".
"E’ pur vero precisa Cardini che il Rosario o le immagini religiose non sono solo
appannaggio della Chiesa cattolica e del Papa. Ma il cattolicesimo non è solo una somma di elementi culturali, religiosi o filosofici. Il cattolicesimo è anche un’organizzazione disciplinare. Non si è cattolici se non si vive secondo la disciplina
di Santa Romana Chiesa. E Salvini, che lo sa benissimo, in questo momento non lo è, si è messo fuori dal cattolicesimo". Affrontando il problema dei migranti, il vicepremier si comporta andando "contro i principi della carità cristiana", spiega Cardini che aggiunge: "Salvini ha capito che il suo tempo stringe dimostrando, da questo punto di vista, di essere un discreto politico, un uomo che fa leva su
un cinismo intelligente. Un cinismo che, senza voler fare confronti sproporzionati, è antropologicamente parlando di tipo mussoliniano. Ovvero molto teso al raggiungimento immediato di scopi politici e quindi demagogici"
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