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giovedì 8 agosto 2019

La Lega alza il tiro: ma quale rimpasto? L'unica via è il voto

La Lega non si ferma. L'aria di crisi torna a soffiare prepotentemente sul governo Conte. Infatti il Carroccio in una nota chiarisce in modo consistente la sua posizione sugli scenari futuri. I leghisti rifiutano l'ipotesi di un governo tecnico e suggeriscono come alternativa a questo esecutivo un ritorno alle urne. La Lega lo fa in modo ufficiale con una nota: "Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l'unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli Italiani con nuove elezioni".
Nelle ultime ore erano circolate le voci di un possibile rimpasto per arginare la crisi. Ma anche su questo punto il Carroccio ha le idee chiare e ribadisce quanto già detto in mattinata: "Nessuna richiesta di poltrone, nessun rimpasto di governo come nella prima repubblica. Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo". Poi arriva l'affondo sui Cinque Stelle: "C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa,  si fa osservare, tra Lega e 5 stelle ci sono visioni differenti". La Lega sottolinea, sempre in una nota, quanto si stato pesante il passaggio parlamentare sulla Tav per la tenuta della maggioranza e dello stesso esecutivo: "Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione. L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani".
Insomma per la Lega l'unica strada praticabile è quella del voto. Questa mattina il premier Conte su questo fronte ha avuto un colloquio con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al centro del faccia a faccia i venti di crisi sull'esecutivo. Conte dovrà verificare se esiste ancora una maggioranza o la possibilità che i dissidi tra Cinque Stelle e leghisti rientrino in tempi brevi. Ma di certo questa nota della Lega alza ancora una volta il tiro sulla stabilità dell'esecutivo che adesso sembra giunto al capolinea. Salvini ha ribadito più volte di non volere rimpasti. Di Maio invece ha ribadito che è stufo dei giochi di poltrone. Insomma la tensione è alle stelle e a quanto pare la via verso il voto potrebbe presto farsi in discesa.


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