Una sinistra, lontana mille miglia dal mondo reale, punta sulla solita via giudiziaria al fine di annientare gli avversari politici. Questa volta tocca a Matteo Salvini, leader della Lega, ministro dell'Interno del governo Conte come ci racconta il collega Luciano Lago, in un interessante articolo, pubblicato sul sito Controinformazione, di cui consiglio una attenta lettura, che riportiamo parzialmente.
Puntuale come un orologio svizzero è arrivata in questi giorni la “polpetta avvelenata” per Salvini, l’accusa di un presunto finanziamento russo alla Lega che si basa su una informazione pubblicata dal sito americano americano “BuzzFeed” (notoriamente conosciuto per le sue bufale) , che riferisce in forma scandalistica i rapporti della Lega con la Russia di Vladimir Putin.
“Secondo BuzzFeed , personaggi collegati con la Lega di Salvini, in un Hotel di Mosca, sarebbero stati registrati mentre cercavano un accordo per far arrivare fino a 65 milioni di dollari di intermediazione su una fornitura di petrolio all’ENI. Naturalmente i due personaggi (uno dei due è Gianluca Savoini) sarebbero “faccendieri” della Lega.L’ENI smentisce tutto e non si capisce come un organismo serio e importante come l’ENI potrebbe affidare le sue forniture dalla Russia a una coppia di personaggi tipo Totò e Peppino. Forse gli stessi due hanno proposto a Mosca di acquistare la Fontana di Trevi ?
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