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venerdì 26 luglio 2019

Roberto Saviano su Facebook: la morte del carabiniere pretesto per propaganda anti migranti

Lo scrittore Roberto Saviano,  in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook che riportiamo fedelmente si scaglia, senza se e senza ma, contro gli oppositori dell'accoglienza indiscriminata di tutti gli immigrati: la morte di Mario Cerciello Rega è già territorio saccheggiato dalla peggiore propaganda. La morte di un carabiniere in servizio non può essere usata come orrido strumento politico contro i migranti.

Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha subito 8 coltellate ieri notte a Roma.
L’operazione in cui era impegnato sembrava semplice: due balordi, dopo aver rubato la borsa a una ragazza, avevano provato a fare un cavallo di ritorno: paga e riavrai borsa, documenti e chiavi. 100 euro il prezzo. All'incontro però, dopo la denuncia, si erano presentati i Carabinieri.
8 coltellate significa che i Carabinieri non sono arrivati sul luogo con le pistole spianate, non sono piombati con violenza, ma con la prudenza del diritto; sono intervenuti per misurare le intenzioni di chi avevano di fronte e speravano magari di poter risolvere tutto senza colpo ferire.
Questo è stato l’ultimo onore di Mario Cerciello Rega che si è comportato da Carabiniere contro questi banditi, e ha pagato con la vita.
Non esistono mai servizi semplici quando si è in strada. Vivo tra i Carabinieri da 13 anni, ho imparato a conoscere lo stress degli appostamenti notturni, i pattugliamenti, la fatica. E ho sentito ieri stesso i commenti disperati dei colleghi: “Cazzo, si era appena sposato!”. E ora la morte di Mario Cerciello Rega
è già territorio saccheggiato dalla peggiore propaganda. La morte di un Carabiniere in servizio non può essere usata come orrido strumento politico contro i migranti. Delinquenti politici che, per allontanare da sé i sospetti sui crimini commessi, non esitano a usare i più deboli tra voi, e i più esasperati (ognuno ha una ragione per esserlo), per alimentare sentimenti razzisti che non hanno ragione di esistere. Quando la camorra uccide, non è pensabile incolpare tutti i campani...
Mi rendo conto che non è semplice, ma sta a noi comprendere la reale situazione criminale del nostro Paese e difendere il sacrificio di un uomo, di un Carabiniere caduto mentre agiva rispettando il giuramento prestato alle leggi democratiche del suo Paese

1 commento:

  1. Clandestini tutti a casa, loro e chi li fiancheggia. Ripulire l Italia dalla feccia.

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