Il giudice per le indagini preliminari sottolinea che la scelta del porto di Lampedusa non sia stata strumentale ma obbligatoria perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri.
Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale».
Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta la decisione del gip di Agrigento. Carola Rackete, spiega Salvini, «tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi.
L'Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita».
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